Le infezioni delle vie urinarie sono infezioni che colpiscono le strutture anatomiche che formano l’apparato urinario, ovvero:
- Reni;
- Ureteri;
- Vescica;
- Uretra.
Tali infezioni si verificano quando i battei penetrano attraverso l’uretra e arrivano all’interno delle vie urinarie moltiplicandosi tra loro. Tali disturbi sono piuttosto frequenti e colpiscono maggiormente le donne sebbene possono svilupparsi in tutti i soggetti a prescindere dall’età e dal sesso.
Le infezioni delle vie urinarie: la cistite
Le cistiti sono tra i disturbi più frequenti delle vie urinarie. I germi più comunemente riscontrati nelle cistini sono:
- escherichia Coli 77,5 %,
- proteus Mirabilis 4,5 %,
- klebsiella 4,7 %,
- enterococcus 4,9 %,
- staphylococcus 1 %.
Esistono poi varie classificazioni delle cistiti, ovvero:
- in base alla sintomatologia;
- in base alla sede anatomica;
- al grado di severità;
- ai fattori di rischio ed evidenze microbiologiche;
- in base alla carica batterica;
- in relazione alle categorie a rischio (anziani, donne in gravidanza, diabetici, pazienti cateterizzati, ecc…).
I principali sintomi sono: bruciore, frequenza minzionale, urgenza, nicturia, ematuria, febbre, stranguria.
Infezioni delle vie urinarie e antibiotici
Le evidenze degli ultimi anni, ci dicono che la terapia antibiotica non rappresenta sempre la terapia di scelta, tranne per casi specifici. L’abuso di terapia antibiotica, a volte non strettamente necessario, ha determinato una resistenza batterica nei confronti dell’antibiotico sempre più importante, con conseguente estrema difficoltà a trattare il /la paziente con cistiti.
Oggi infatti possono essere coinvolti anche l’urolooi, il ginecologo o il gastroenterologo per capire quali possono essere le cause della cistite.
Nuove terapie per trattare le infezioni delle vie urinarie
Diverse sono le opzioni terapeutiche a nostra disposizione per trattare tali disturbi, come ad esempio
- l’acido ialuronico;
- il mannosio;
- il mirtillo rosso;
- i fermenti lattici e lattobacilli.
Il ruolo del macrobiota intestinale nelle infezioni delle vie urinarie
L’alterazione della flora saprofitica intestinale rappresenta infatti uno dei meccanismi fisiopatologici che causano la cistite. Tale alterazione deve infatti essere rispristinata al più presto possibile per evitare di incorrere in un peggioramento dell’infezione. Questo è il cosiddetto Macrobiota intestinale, ovvero un insieme di microorganismi, presenti nel lume intestinale, in equilibrio dinamico, che contribuiscono allo stato di salute dell’ospite.
Una qualsiasi alterazione del macrobiota, viene chiamata disbiosi e tale condizione comporta:
- un incremento dei batteri patogeni;
- una riduzione dei batteri antinfiammatori;
- l’incremento dell’instabilità macrobiota-ospite.
Una rottura di tale equilibrio determina perciò l’insorgenza di patologie intestinali ed extraintestinali che possono in alcuni casi manifestarsi sottoforma di:
- allergie,
- asma,
- infezioni respiratorie,
- cistiti,
- diabete,
- intolleranza alimentare,
- ansia,
- depressione,
- obesità,
- sindrome metabolica,